Pneumologia

Prima visita e visita di controllo

La Pneumologia è la branca della Medicina Interna che si occupa di patologie dell’Apparato Respiratorio.

Una visita pneumologica è pertanto una visita specialistica, con un medico specializzato nella diagnosi e nella cura di patologie respiratorie. L’obiettivo è diagnosticare o escludere patologie a carico dell’apparato respiratorio, provvedere alla loro cura e terapia ove possibile e programmare il loro monitoraggio nel tempo.

E’ una branca che si occupa di numerosissime patologie, dai più comuni eventi infiammatori/infettivi (per esempio raffreddore, bronchiti, polmoniti, ecc..), a patologie ben più complesse, alcune delle quali classificate come rare, che prevedono una vera e propria iperspecializzazione.

Diversi sono gli ambiti in cui è consigliata una valutazione pneumologica ambulatoriale:

  • patologie infettive (ad origine batterica, virale, fungina, ecc..);
  • patologie respiratorie ostruttive (asma bronchiale/grave, BPCO, bronchiectasie, ecc..);
  • insufficienza respiratoria cronica;
  • valutazione per la necessità di ossigenoterapia domiciliare e ventilazione meccanica non invasiva;
  • pneumopatie infiltrative diffuse (interstiziopatie polmonari, patologie polmonari fibrosanti);
  • sarcoidosi;
  • patologie polmonari associate a connettivopatie e patologie reumatologiche;
  • disturbi respiratori del sonno come le apnee ostruttive del sonno o OSAS;
  • ipertensione polmonare;
  • tumori del polmone (sia benigni che maligni);
  • fibrosi cistica;
  • patologie neuromuscolari (sclerosi multipla, SLA, distrofie muscolari) che possono coinvolgere la muscolatura e la funzione respiratoria.

Si affianca, a tali competenze cliniche, la branca della pneumologia interventistica, che prevede l’esecuzione di procedure invasive a scopo diagnostico/terapeutico (es: fibrobroncoscopia, toracentesi, pleuroscopia).

Fondamentale è sempre la collaborazione con altri specialisti in quanto spesso si rende necessario, ai fini dell’accuratezza diagnostica e terapeutica, seguire il paziente in modo multidisciplinare.

Infine cruciale è stato il ruolo degli pneumologi nel corso dell’ultimo anno durante la pandemia. Lo pneumologo, infatti, può essere consultato per competenza sia in caso di infezione in atto da Covid-19 sia nell’identificazione e monitoraggio di possibili danni permanenti o esiti, nella così detta fase post-Covid.

La visita pneumologia

Dopo aver identificato il quesito clinico con cui il paziente giunge in visita e aver verificato l’appropriatezza della richiesta, la visita inizia con un’approfondita valutazione dell’anamnesi patologica remota e fisiologica, in cui vengono poste al paziente diverse domande al fine di identificare le pregresse patologie da cui egli può essere affetto, la terapia domiciliare, i fattori di rischio per patologie respiratorie (stile di vita, fumo, attività lavorativa per eventuali esposizioni pneumotossiche) e la familiarità per patologie respiratorie. Si procede entrando nello specifico del quesito diagnostico con cui il paziente giunge in visita, prendendo visione di eventuale documentazione ed esami portati.

Successivamente, si esegue l’esame obiettivo, in particolare del torace.
Lo pneumologo può suggerire l’esecuzione o eseguire egli stesso test di funzionalità respiratoria, quali ad esempio la spirometria, il test di broncodilatazione farmacologica, il test di provocazione bronchiale, la saturimetria notturna o il monitoraggio cardiorespiratorio notturno. Può essere utilizzato, se necessario, l’ecografo, per eseguire un’ecografia del torace.

In base a quanto emerso durante la visita vengono formulate delle ipotesi diagnostiche, può essere suggerita l’esecuzione di ulteriori esami, può essere proposta una terapia medica farmacologica e non, come per esempio la fisioterapia respiratoria, e può essere programmato un follow-up, mediante visite di controllo, per il monitoraggio clinico e terapeutico del paziente.

I medici pneumologi

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