Pneumologia
Auto CPAP
La CPAP (continuous positive airway pressure) è un dispositivo medico impiegato per il trattamento dell’OSAS (sindrome delle apnee ostruttive del sonno), problematica assai frequente nella popolazione generale, da non sottovalutare in quanto associata a ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco, aritmie, ictus, sonnolenza diurna e aumentato rischio di incidenti stradali.
Essa garantisce la pervietà delle vie aeree nelle persone in cui, di notte, per diverse ragioni, esse tendono a collassare, mantenendo costante l’erogazione del flusso di aria a pressione positiva.
L’apparecchio va utilizzato di notte (o comunque durante le ore di sonno) e consta di una maschera che può essere di diverse forme a seconda delle esigenze della persona, di un ventilatore con un circuito flessibile, un umidificatore e di filtri aria/particolati.
Il tipo di CPAP , così come il tipo di maschera, viene scelto dallo Pneumologo sulla base delle valutazioni clinico-diagnostiche effettuate (principalmente la polisonnografia).
In commercio esistono diversi tipi di ventilatori:
- CPAP= ventilatore che eroga un flusso continuo di aria preimpostato manualmente;
- AutoCPAP= è un modello particolare di CPAP in grado di regolare in maniera “intelligente” il flusso di aria da erogare in base alla presenza di apnee e all’intensità del russamento;
- Bi-level= apparecchio che utilizza due differenti livelli pressori per l’espirazione e per l’inspirazione;
- ventilatore servo-assistito= tipo particolare di dispositivo specificamente usato per trattare disturbi respiratori causati da patologie che colpiscono i centri del respiro o da insufficienza cardiaca.
L’adattamento alla CPAP si esegue al domicilio da parte di personale qualificato esperto il quale illustrerà le modalità di funzionamento e di gestione dell’apparecchio, oltre che la sua applicazione corretta. Una volta completata questa fase cruciale, seguirà poi il monitoraggio di verifica per effettuare eventuali correzioni in itinere. L’obiettivo è rendere questa terapia a lungo termine il più confortevole possibile per la persona, favorendo la compliance terapeutica.
Alcuni consigli per gestire la CPAP nel modo migliore:
- non stringere eccessivamente la maschera sul viso (che comunque deve rimanere ben aderente allo stesso). Un’eccessiva stretta del velcro non equivale ad una migliore performance ventilatoria, anzi, puo’ portare ad eccessivi sfiati della macchina con conseguente suono degli allarmi e ridotta efficacia;
- eseguire la pulizia della maschera, dell’umidificatore e dei tubi di raccordo con sapone delicato neutro con cadenza giornaliera; questo evita la potenziale proliferazione di organismi;
- applicare cerotti di idrocolloide sui punti di contatto del viso con la maschera per impedire l’insorgenza di lesioni da pressione;
- impostare un follow-up periodico: esso permette di monitorare l’andamento clinico del paziente, analizzare i risultati terapeutici nel breve e lungo periodo e stabilire un rapporto terapeutico basato sulla fiducia in cui esternare dubbi e perplessità. Esso dà la possibilità sia alla persona che al medico di valutare l’efficacia della terapia e di modificarne eventualmente i parametri per adattarla completamente al singolo individuo.