GIORNATA MONDIALE PER IL PARKINSON – Vieni a trovarci!
La malattia di Parkinson rappresenta la più comune malattia neurodegenerativa caratterizzata da disturbi del movimento, che si manifesta con tremori, lentezza nei movimenti, rigidità e instabilità posturale.
La sua prevalenza si attesta intorno allo 0,3% per le persone di età superiore ai 40 anni, e la sua incidenza aumenta con l’aumentare dell’età.
I meccanismi alla base della neurodegenerazione non sono ancora del tutto chiariti, anche se diversi studi hanno definito una verosimile cascata di eventi che prevede l’interazione di fattori genetici e ambientali.
Anche se ad oggi non esistono farmaci curativi per questa patologia, diverse terapie farmacologiche sintomatiche, oltre che accorgimenti comportamentali in genere misconosciuti, hanno dimostrano efficacia nel combattere la progressione dei sintomi e garantire una buona qualità della vita anche per molti anni. Per questo motivo, la diagnosi precoce di questa malattia è fondamentale, al fine di un corretto inquadramento e la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico multidisciplinare in ambito neurologico, neuropsicologico e fisioterapico.
In occasione della giornata mondiale per il Parkinson il prossimo 27 novembre, il nostro specialista neurologo sarà a vostra disposizione su appuntamento con visite gratuite finalizzate a rispondere a tutte le vostre domande ed eseguire un eventuale inquadramento specifico.Nel percorso di cura della Malattia di Parkinson il ruolo dello psicologo è trasversale, con interventi diversificati sia per il paziente che per il familiare.
SUPPORTO PSICOLOGICO
– Per pazienti: colloqui di supporto individuale e di gruppo
Fin dalle fasi iniziali della malattia è utile intraprendere un percorso di supporto psicologico per elaborare la diagnosi, favorire il processo di adattamento della persona alla malattia, promuovere un assestamento graduale in relazione ai sintomi lamentati e sostenere un benessere emotivo.
– Per familiari: gruppo psicoeducativo e colloqui di supporto individuale
Convivere con una patologia neurodegenerativa, a carattere lentamente progressivo, determina il dover fronteggiare difficoltà quotidiane che si riflettono sulla qualità di vita del paziente e del suo nucleo familiare. Anche a coloro che si fanno carico dell’assistenza è richiesta, infatti, capacità di adattamento ai cambiamenti relati all’evoluzione della malattia.
Usufruire di un percorso di supporto psicologico permette di individuare e/o sviluppare risorse per contrastare le difficoltà esperite nel lavoro di cura, di ottenere informazioni pratiche circa la gestione domiciliare del proprio familiare e di creare uno spazio di accoglienza per redimere dubbi e affrontare le problematiche emotive.
VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA E RIABILITAZIONE COGNITIVA
La Malattia di Parkinson determina l’insorgenza di sintomi motori e disturbi cognitivi, la cui entità è variabile ma che potrebbero evolvere in demenza. La valutazione neuropsicologica permette di delineare il profilo cognitivo, affettivo-comportamentale e funzionale di un soggetto per evidenziare, laddove presenti, i domini cognitivi deficitari e impostare un programma riabilitativo individualizzato volto al recupero delle funzioni deficitarie e al potenziamento e mantenimento di quelle preservate.
Molteplici studi hanno dimostrato l’efficacia della riabilitazione cognitiva nel prevenire l’insorgenza di disturbi cognitivi e nel migliorare alcune funzioni cognitive, quali la velocità di processamento (Pena et al., 2014), l’apprendimento e la memoria (Pena et al., 2014; Petrelli et al., 2014) e le abilità visuo-spaziali e visuo-costruttive (Paris et al., 2011).
Tutte le aree occupazionali possono essere influenzate dal morbo di Parkinson, infatti spesso i pazienti presentano deficit in fattori come riflessi, tono muscolare, forza, coordinazione e talvolta anche in processi mentali come memoria a breve termine e percezione.
I pazienti con morbo di Parkinson possono avvalersi della terapia occupazionale.
TERAPIA OCCUPAZIONALE E RECUPERO DELL’AUTONOMIA
La terapia occupazionale è finalizzata al recupero o mantenimento dell’autonomia nelle attività di vita quotidiana.
Inizialmente si ha una fase valutativa che deve essere focalizzata su attività specifiche che sono diventate difficili da compiere per il paziente, ma che egli ritiene importanti.
Successivamente inizia l’intervento, che sarà focalizzato sul rimedio delle funzioni neuromuscoloscheletriche e le abilità motorie che risultano deficitarie. Inoltre potrebbe essere utile l’uso di strategie, ausili o anche l’adattamento ambientale.
LA STIMOLAZIONE COGNITIVA
La malattia di Parkinson potrebbe determinare dei disturbi a livello cognitivo, soprattutto in fasi avanzate della malattia.
Per rallentare questo processo è possibile intraprendere un percorso di stimolazione cognitiva, attraverso attività che siano piacevoli per la persona e che interessano le varie funzioni cognitive a seconda di quelle che risultano deficitarie. Sulla stimolazione delle abilità cognitive si è concentrata e interessata la maggioranza della comunità scientifica poichè ha dimostrato di essere un supporto prezioso nel contrastare la perdita delle abilità cognitive residue.
Fonti:
Feany MB. New genetic insights into Parkinson’s disease. N Engl J Med 2004; 351:1937.
Pena J, Ibarretxe-Bilbao N, Garcia-Gorostiaga I, Gomez-Beldarrain MA, Diez-Cirarda M, Ojeda N. Improving functional disability and cognition in Parkinson disease: randomized controlled trial. Neurology 2014;83(23):2167-2174.
Petrelli A, Kaesberg S, Barbe MT, et al. Effects of cognitive training in Parkinson’s disease: a randomized controlled trial. Parkinsonism Related Disorder 2014;20(11):1196-1202.
Paris AP, Saleta HG, de la Cruz Crespo Maraver M, et al. Blind randomized controlled study of the efficacy of cognitive training in Parkinson’s disease. Movement Disorder 2011;26(7):1251-1258.
Blesedell Crepeau E., S. Cohn E., A. Boyt Schell B., “ Terapia Occupazionale – decima edizione” – Antonio Delfino Editore
Sturkenboom I., Thijssen M., Gons-van Elsacker J., Janse I., Maasdam A., Schulten M., Vijver-Visser D., Steultjens E., Bloem B., Munneke M., “ Linee guida per la terapia occupazionale nella riabilitazione della malattia di Parkinson.”, – ParkinsonNet