Smettere di fumare è una scelta difficile da prendere, che spesso richiede un percorso impegnativo ma sicuramente accompagnato da notevoli benefici per la propria salute e quella dei propri cari.
Si stima che più di 90000 persone all’anno muoiano In Italia a causa di problematiche fumo-correlate, il 25% delle quali in età compresa fra i 35 e i 65 anni.
Il fumo, attivo e passivo, non solo danneggia severamente ed in maniera spesso irreversibile i polmoni causando mancanza di fiato, marcata affaticabilità e tosse cronica; esso è uno dei responsabili del carcinoma polmonare e del carcinoma vescicale, determina l’incremento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, favorisce il processo di aterosclerosi ostacolando la circolazione del sangue, principale causa di ictus ed infarto.
I benefici derivanti dall’astensione dal fumo, chiaramente, sono molti ed alcuni persino immediati. Dopo 20 minuti, infatti, il battito cardiaco rallenta, la pressione arteriosa diminuisce e dopo 12 ore i livelli di monossido di carbonio nel sangue si ristabiliscono entro i range di normalità. Nei tre mesi successivi la capacità polmonare migliora; dopo 1 anno il rischio di malattia coronarica si dimezza rispetto a quello di un fumatore. Dopo circa 15 anni di astensione dal fumo i rischi di malattie cardiovascolari e tumorali si equiparano a quelli di un non fumatore.
Il percorso di astensione dal fumo è possibile ma, spesso, difficoltoso, soprattutto se affrontato da soli. Per tale motivo, in un momento di transizione così delicato, ricevere il corretto supporto risulta fondamentale. All’interno del “percorso antifumo” un team di professionisti – pneumologo, psicologo e infermiere- prende in carico la persona. La visita pneumologica unita alla spirometria si configura come primo approccio per valutare la persona e la sua funzionalità polmonare. Verrà, quindi, valutata la possibilità di un supporto farmacologico alla cessazione del fumo. A seguire, l’incontro con la psicologa permette di adattare il percorso antifumo al singolo individuo soddisfacendo al meglio ogni sua necessità. Durante il colloquio, infatti, si stabilirà se intraprendere il trattamento singolarmente oppure mediante sedute di gruppo settimanali (generalmente 5).
Il percorso prevede una rivalutazione pneumologica a distanza di uno, tre e dodici mesi dall’inizio del percorso, unendo all’ultima visita anche l’esecuzione della spirometria semplice.
Accanto alla dipendenza fisica da fumo di tabacco troviamo anche quella psicologica la quale si può osservare non solo nella gestualità e ritualità quotidiana ma anche nell’utilizzo della sigaretta per meglio gestire emozioni quali rabbia, tristezza e paura. Tutto questo è visibile quando a fronte di un forte periodo di stress aumentano notevolmente anche il numero di sigarette giornaliere.
All’interno del percorso da disassuefazione da fumo di tabacco, per aiutare il paziente nell’affrontare le emozioni anche senza la sigaretta, si effettuano interventi psico- educativi per supportarlo nella gestione delle sfide quotidiane. Inoltre si andrà a svolgere una valutazione del disagio delle emozioni e della loro intensità cercando insieme di trovare delle nuove alternative per gestirle.