La medicina termale, se affiancata alla terapia farmacologica tradizionale, se applicata nel modo appropriato e nei momenti adeguati (soprattutto in primavera e in autunno), fornisce buoni risultati sia nelle forme rino-sinusali croniche (che interessano prevalentemente i seni paranasali) sia nelle forme che colpiscono trachea e bronchi.

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che acqua e fanghi termali intervengono nei processi infiammatori, nella funzionalità respiratoria, nell’iperattività cutanea, nelle vasculopatie, nelle patologie artroreumatiche, favorendone regressione e risoluzione.

Tra i numerosi benefici, essi migliorano l’eliminazione del catarro nelle persone che soffrono di bronchiti croniche grazie all’ambiente caldo umido che si crea, riducono l’infiammazione delle mucose delle alte vie aeree, migliorano la funzionalità dell’apparato muscolo-scheletrico e riducono il rischio di ricadute.

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